Avete mai visto un “manuale” olimpico? Vi porto a sfogliare quello di Eugene Fruehauf, vogatore americano che ha partecipato ai Giochi olimpici – ecco le sue foto di Berlino 1936.

Allyson Klein è una mia collega in Automattic. Stavamo parlando delle Olimpiadi di Rio 2016, quando ha detto con orgoglio che suo nonno Eugene ha partecipato ai Giochi di Berlino 1936 nel canottaggio.
Eugene ha scattato una numerosa serie di incredibili foto di Berlino 1936, che testimoniano tutta la sua avventura olimpica. Le fotografie sono state poi pubblicate in una sorta di “manuale” Olimpico, interamente disponibile a questo link.
Il “manuale” Olimpico e la nazionale americana di canottaggio nelle foto di Berlino 1936
Mi sono letteralmente persa (in senso positivo) nello sfogliare le foto di Eugene. Sono estremamente genuine e mi fanno percepire con esattezza l’atmosfera a le vibrazioni che un atleta olimpico di quel tempo poteva vivere sulla sua pelle. Sono passati 80 anni, e sono abbastanza certa che ogni olimpionico a Rio proverà le stesse emozioni, anche se adesso la maggior parte degli atleti lo fa per professione, e non nell’ambito del dilettantismo come fece Eugene.
Ho trovato questo “manuale” Olimpico molto affascinante. Basti pensare che la squadra olimpica americana arrivò in Europa via nave! Eugene ha immortalato la traversata, poi la cerimonia di apertura dei Giochi, il “villaggio” olimpico, il campo di gara e anche alcune gare.
Considerando anche il contesto storico, politico e sociale di quell’epoca, queste foto di Berlino 1936 prendono un sapore ancora più deciso e interessante: la Germania nazista avrebbe occupato la Polonia meno di tre anni dopo, trascinando il mondo intero nella Seconda Guerra Mondiale.
Eppure, in queste fotografie l’atmosfera appare pacifica e rilassata: gli atleti e le persone ridono e si divertono, mentre sullo sfondo sventolano assieme le bandiere olimpiche e quelle naziste.
Nessuno, tra gli atleti e gli astanti, poteva immaginare che l’edizione seguente dei Giochi Olimpici sarebbe stata annullata.
Eugene Fruehauf, il vogatore americano del 4 senza
Ho chiesto ad Allyson qualche notizia del nonno Eugene e della sua fantastica esperienza a Berlino 1936. Ecco quello che mi ha detto:
Faceva parte dell’equipaggio del 4 senza, ossia di una barca con quattro vogatori e nessun timoniere che tenesse loro il ritmo. Erano molto indietro con i tempi per terminare la barca da portare a Berlino. L’Università di Berkeley e quella dello Stato di Washington [rappresentata dall’equipaggio di Eugene a Berlino, ndr] avevano barche che quasi galleggiavano sull’acqua, da quanto erano fatte bene! Hanno usato tipi di legno completamente diversi e il progettista aveva creato imbarcazioni con aveva specialità diverse per entrambe le squadre, e anche per molte squadre di tutti gli Stati Uniti! Non so il motivo per cui la squadra di mio nonno non ha potuto approfittare dello stesso progettista, però; forse non lo conoscevano, o forse non avevano i soldi per ingaggiarlo. Alla fine, sono quasi affondati durante la gara perché le loro barche erano davvero pesanti in confronto al quelle delle squadre americane e delle altre nazioni.
Mio nonno era sposato al tempo delle Olimpiadi. Non so se i suoi compagni di imbarcazione lo fossero, ma a quel tempo lui lavorava e si allenava, cercando di consolidare la sua nuova famiglia e sostenere la moglie. Non ricordo se uno dei miei zii fosse già nato allora, ma non credo. Nonno lavorava nell’industria delle costruzioni, ed era un uomo molto forte, come molti altri ragazzi dello Stato di Washington. Lavoravano praticamente tutti nelle costruzioni di dighe, disboscamenti, etc. I ragazzi di Washington come mio nonno erano tutta gente molto laboriosa e povera, che lavorava duro per raggiungere i propri obiettivi. Avevano molto in comune tra di loro a differenza degli equipaggi della Berkeley, dove giravano un sacco di soldi da spendere e per questo gli atleti si dedicavano allo sport quasi a tempo pieno.
Vuoi saperne di più sul contesto dietro queste foto di Berlino 1936?
Il libro Boys in the Boat (l’ho trovato solo in lingua originale su Amazon) è la lettura giusta per connettersi con la storia di Eugene e le sue foto di Berlino 1936. Si tratta del racconto della competizione tra le due squadre americane di canottaggio – Berkeley e Washington – che appunto hanno partecipato alle Olimpiadi del 1936 rappresentando gli USA.
Non c’è nulla di meglio di questo libro per approfondirne la loro storia. La lettura è molto scorrevole, e ti trascina nella storia a fianco dell’autore ;)