
Giovedì prossimo andrò a vedere dal vivo il Compeed Golden Gala, tappa romana della Diamond League di atletica leggera. Un paio di nomi/ospiti dell’evento? Usain Bolt, Asafa Powell, Christophe LeMaitre, e questo è solo il trio dei velocisti.
Per farvela breve, non posso andare allo stadio Olimpico senza macchina fotografica, sperando che i miei obiettivi non professionali riescano a immortalare qualche atleta senza avere delle foto mosse. Le foto mosse: l’incubo più grande del fotografo della domenica, ossia me, per intenderci.
Mio padre mi dice sempre che ho la mano da chirurgo, eppure non basta: la velocità dei movimenti degli atleti e la poca luce naturale dello stadio – l’evento inizierà al tramonto – prescrivono un’unica terapia per curare le foto mosse. Il cavalletto.
Ma come tutti sapete, se non hai un accredito – e quindi sei un fotografo della domenica – non puoi accedere allo stadio con un oggetto pericoloso come il cavalletto. Allora mi sono ingegnata, cercando una soluzione. E ho trovato conforto – come al solito – su Designtaxi che spiega come costruire un cavalletto rudimentale in tre mosse:
1) Taglia un pezzo di spago che sia lungo dall’obiettivo della macchina fotografica ai tuoi piedi (quindi, per me, è un pezzo di spago molto corto)
2) Lega l’estremità più bassa dello spago a una matita o un supporto verticale lungo. Per dire, andrebbe bene anche uno di quei bastoncini che lancio sempre al mio cane (e che lui riporta, quando non se lo becca in faccia perché è distratto)
3) Stabilizza l’equilibrio della matita con i piedi. Ossia, metti i piedi sulle estremità della matita. In questo modo, lo spago sarà teso e la macchina sarà più stabile anch’essa.
La prima prova è andata bene. Ho fotografato il mio cane che rincorreva una palla nel corridoio di casa, usando questo cavalletto: le foto risultano molto meno mosse.
Se vi state chiedendo perché non ho postato nemmeno una foto del mio esperimento di prova, è perché ho formattato la scheda SD della macchina prima di scaricare le foto sul pc. E se vi state chiedendo perché non sono una fotografa di professione, adesso avete la vostra risposta.
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Next Thursday I will be in Rome to attend (as a viewer of course) to Compeed Golden Gala, the roman stage of athletics’ Diamond League. A couple of top class athlete’s names? Usain Bolt, Asafa Powell, Christophe LeMaitre, for instance.
Briefly speaking, I can’t go to the Olimpico stadium without my camera, hoping that my not-professional lenses could immortalize athletes with no blurring effects. Yes, blurred photos are the worst nightmare of the Sunday photographer. That it’s me, of course.
My dad uses to say that I have a steady hand like a surgeon, however it’s not enough: the rapidity of the athletes’ movements together with the light at the arena – the event will start at sunset – prescribes only one therapy to cure blurred photos desease. The tripod.
As everybody knows, if you don’t have any press/photo accreditation – and that means if you are a Sunday photographer – you can’t enter the area with such a dangerous item like a tripod. So I did my best to find a solution. And I found solace – as usual – on Designtaxi, which explains how to make a rudimental tripod in 3 steps:
1) Cut a piece of string that is long from the camera lens to your feet (that means, for me, that the string is pretty short)
2) Tie the end of the string to a pencil or a vertical, long support. Let’s just say, it’s ok also using one of those little sticks I use to throw to my dog (and that he uses to retrieve when it doesn’t crash on his face because he is not paying attention)
3) Steady the pencil’s balance with your feet. That is putting your feet on each end of the pencil. This way, the string is well taut and the camera is well taut too.
My first test with this do-it-yourself tripod went well. I shot my dog chasing a ball on the house hall, and the pics look less blurred than not using this trick.
If you are wondering why I didn’t post any pics of my test, it’s because I formatted my SD card before uploading the pics on the computer.
And if you are wondering why I’m not a professional photographer, you have just found your answer.
E’ un trucco che conoscevo. Probabilmente è il migliore considerando che devi farlo entrare allo stadio.
Due piccoli suggerimenti:
Invece che un solo cavo in verticale, usarne uno più lungo per farne un triangolo come in figura http://www.instructables.com/image/FHH24V2F0ZSTF18/Using-as-a-bipod-Step-2.jpg dovrebbe ulteriormente migliorarti la stabilità. Però vedi te, la postura non sembra molto naturale in questo modo.
Penso sia un po’ più comodo se invece che legare il cavo intorno all’obiettivo, tu riuscissi a legarlo a qualcosa da avvitare sotto la macchina (alla vite). Non so, così com’è nella tua foto mi dà l’idea che basti poco per farti ruotare l’obiettivo verso il basso.
Che poi sarebbe questo… http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=LLlJl7TbXTA
Una variante del filo-penna.
Ma sai che non avevo pensato, alla cosa del bullone?
Ovviamente, per giovedì avrò trovato un bullone a cui attaccare la mia macchina… così almeno non la impicco!
Grande Gab, grazie ;)
[…] possiamo goderci meglio tutti i concorsi! Spero di postare qualche bella foto, che spero di fare con il mio nuovo cavalletto da stadio, ma nel frattempo ecco una mia personale selezione dei personaggi più salienti di ogni categoria […]