Questa è la storia di un vero spirito olimpico, che ha deciso di finanziarsi la sua esperienza olimpica e allenarsi come un matto per partecipare ai Giochi.
Mohamed al-Khatib è un ragazzo palestinese di 25 anni, che insegna fitness e yoga.
Aveva un sogno: partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016, gareggiando nei 100 e nei 200 m di corsa in pista.
Poiché nel suo Paese non gli era permesso l’accesso ai campi di allenamento, decise di trasferirsi negli Stati Uniti, per allenarsi e cercare di qualificarsi ai Giochi.
Per poter permettersi un coach e un fisioterapista aveva bisogno di 10.000 $: così decise di creare una campagna di crowfunding, lo scorso mese di dicembre. La vita, in fin dei conti, gli ha sempre messo davanti delle montagne da scalare: cresciuto a Hebron, una delle città in cui gli scontri tra Israele e Palestina sono più cruenti, si era trovato all’età di 10 anni nel mezzo della seconda Intifada.
Riuscì a partire, poi, negli Stati Uniti con il visto da studente e iniziò, all’età di 18 anni, a praticare sport.
Mentre guardava le Olimpiadi di Londra 2012, qualcosa scattò nella sua testa e promise a se stesso che avrebbe fatto di tutto per partecipare all’edizione seguente, quella di Rio 2016.
Si allenò duramente, dimostrando una motivazione fortissima, perché
“partecipare alle Olimpiadi era diventato più che un obiettivo personale, ma una ragione di vita per se stesso e per il popolo palestinese”.
Purtroppo non è riuscito a coronare il suo sogno olimpico, che è stato solo rimandato: sulla sua pagina Facebook ha infatti dichiarato che cercherà di qualificarsi per i Giochi Olimpici del 2020, a Tokyo.