Gianmarco “Gimbo” Tamberi, fino allo scorso mese, sarebbe dovuto essere l’atleta di punta della nazionale italiana alle Olimpiadi di Rio 2016. E invece le cose sono andate diversamente.
Campione europeo e mondiale del salto in alto, Gimbo Tamberi aveva appena migliorato il record italiano (2 metri e 39 centimetri, solo 1 cm in meno della migliore prestazione dell’anno di Mutaz Essa Barshim), durante il meeting internazionale del Principato di Monaco, lo scorso 15 luglio.
Nel salto successivo, però, si è infortunato seriamente alla caviglia e ha dovuto dire addio (o, meglio, arrivederci a Tokyo 2020) alle sue Olimpiadi, tanto desiderate.
Gimbo Tamberi, un atleta amato da pubblico e colleghi
Personaggio istrionico, amato e odiato dal pubblico proprio per la sua personalità.
Nel bene e nel male, si tratta comunque di un personaggio carismatico. E il mondo dell’atletica, che, come tutti gli sport professionisti, deve ricercare la massima visibilità possibile, ha bisogno di personaggi di questo tipo, in grado di attirare l’attenzione del pubblico.
I compagni di squadra della nazionale di atletica, per dimostrargli la loro vicinanza hanno realizzato e postato un video in cui imitano la sua half shave, la barba rasata per metà con la quale si presenta ad ogni gara.
Arrivederci a Tokyo 2020!
Gimbo Tamberi è un grande atleta. Ha un’età piuttosto giovane (24 anni) e una grande passione per lo sport (oltre al salto in alto, ha praticato la pallacanestro, suo secondo sport favorito).
“Mi piace coinvolgere il pubblico, farlo divertire”
Questa è una sua frase ricorrente, quasi un mantra che spiega molto del suo “essere” atleta.
Col tempo dovrà imparare a gestirsi meglio e a contenere quella voglia di strafare e di andare troppo oltre. Io penso che sia un comportamento normale in un atleta con un talento simile, che è naturalmente incline a voler superare i limiti e le altezze fin qui raggiunte.