Lo Yoga in aiuto degli arbitri olimpici

Pochi (o nessuno) parlano degli arbitri olimpici. Gli atleti non sono gli unici a soffrire l’atmosfera olimpica, carica di stress, di attese e di attenzioni nei loro confronti da parte del pubblico.

arbitri olimpici, yoga, preparazione psicologica

Spesso visti come nemici o controllori degli atleti, gli arbitri – olimpici e non – stanno dall’altra parte della barricata, durante le manifestazioni sportive.

Nello sport moderno, il loro ruolo è ancora più importante rispetto al passato: velocità aumentate, moviole in campo, telecamere sparse in ogni angolo durante le gare, atleti e pubblico che continuamente protestano in campo e fischiano le loro decisioni: il ruolo dell’arbitro è quanto mai delicato.

L’esempio della Federazione di Volley e i suoi arbitri olimpici

Per questo motivo, la Federazione Internazionale di Pallavolo ha deciso di preparare i suoi arbitri ad affrontare le complicate situazioni che si possono verificare nel campo di gioco.

Alla base di questa scelta, vi è il pensiero che non basti l’esperienza, per gestire simili situazioni: è necessario, per essere un (bravo) arbitro moderno, essere mentalmente solidi.

La Federazione ha, quindi, conferito l’incarico ad uno psicologo sportivo elvetico, Mattia Piffaretti, il quale ha preparato gli arbitri seguendo un metodo formato da 5 aspetti essenziali: yoga, meditazione, giochi di ruolo, respirazione e tecniche di visualizzazione.

Dopo ogni partita, gli arbitri olimpici si riuniscono in un hotel poco distante da Copacabana, per discutere sugli eventuali errori commessi durante l’arbitraggio, fare esercizi di yoga e di respirazione e camminare su un filo con le mani unite.

“Gli arbitri stanno mostrando una grande dose di tranquillità”

Ha affermato Fernando Lima, segretario generale della Federazione di Pallavolo.

Ciò non significa di certo che gli arbitri, così facendo, diventeranno infallibili.

“Siamo umani, e possiamo sbagliare”
Afferma Roman Pristovakin, 38enne arbitro russo che, durante il match inaugurale di beach volley ha gestito, mediante tecniche di respirazione, una plateale contestazione da parte della star brasiliana Alison Cerutti.

“La cosa più importante è respirare per trovare la calma: cerco sempre di apparire calmo, anche se dentro di me non lo sono, è un buon metodo per gestire le situazioni difficili”

Chiosa Pristovakin. Insomma, la prossima volta che vedrete un arbitro in difficoltà, pensate alla preparazione psicologica che possono avere dietro per affrontare quel carico di stress.

Photo credits: Wall Street Journal